Non ringrazierò mai abbastanza la mia amica A, che mi ha prestato questo libro.
Il narratore è inizialmente bambino. Piccolo, occhialuto, si è appena trasferito in una nuova scuola e il bulletto di turno lo ha già preso di mira per aver messo gli occhi sulla bella Elisabeth. Per di più, il padre lascia la madre senza dargli una spiegazione. Insomma, la vita non è proprio rosea. Finché un giorno l'ombra del narratore non si sovrappone con quella del bullo, e allora si accorgerà di essere un ladro di Ombre.
Sul momento pensavo che Ascolta la mia ombra fosse un libro per ragazzi un po' fantasy ma poi le parole di Marc Levy, che sono pura poesia, mi hanno stregata, perché al di là dell'elemento fantastico tutto il resto è reale, nelle gioie come nei dolori. Diversi momenti danno i brividi per l'emozione, personaggi come Cléa, la piccola sordomuta dal dolore profondo, l'amico Luc, che vorrebbe essere medico ma il caso non gli è favorevole o la madre del protagonista nella sua tenerezza rimangono nel cuore, e le ombre, che di solito appaiono sempre minacciose nei racconti, stavolta sono come delle amiche, come l'essenza più profonda di noi stessi. Un libricino delicato e bellissimo che consiglio a tutti voi.
A presto, cari follower, e buone letture.
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