I destini incrociati di diversi personaggi: Rankstrail, capitano dei mercenari di Daligar, Yorsh, l'ultimo e il più potente signore degli Elfi, e Robi, sua sposa.
Fino a pagina 144, L'Ultimo Orco non mi stava piacendo. La narrazione mi sembrava troppo lenta, il linguaggio pesante e quasi barocco. Finché, a partire da pagina 144, non ho cominciato a volare sui destini dei diversi personaggi. La storia si è fatta emozionante, commovente e anche triste, capace di far imprecare e piangere. Era da un bel po' che un libro non mi trasmetteva emozioni così forti, praticamente fino all'ultima pagina.
Il linguaggio e lo stile di Silvana De Mari cambia poco a poco, e passa da un lingua popolare a una sempre più elegante, con figure retoriche che si adattano ad ogni personaggio e al suo vissuto, per Yorsh e Robi il mare, per Rankstrail quello militare e dei piccoli ladri.
Un bellissimo libro che fa pensare anche alla nostra situazione presente, con molto rimandi. Ma dopotutto non è questo il fascino del fantasy, di proporre sempre argomenti universali?
VOTO:10
Nessun commento:
Posta un commento