domenica 12 febbraio 2012

Norwegian Wood

Sull'aereo che lo sta portando ad Amburgo, Watanabe ascolta per caso una canzone dei Beatles, Norwegian Wood. D'un tratto, il passato lo riprende. Diciotto anni prima, nel 1968, aveva un amico, Kizuki. Kizuki si era suicidato lasciando la sua ragazza, Naoko. Un anno dopo, nel 1969, Naoko e Watanabe si erano rivisti, per caso, a Tokyo...
Il libro di Haruki Murakami è una storia di sentimenti dolci e disperati, di amori che si avvicinano e si allontanano continuamente, divisi dalla malattia e dalle morti. Watanabe si trova come travolto dall'amore, costretto a dividersi tra due donne, la fragile e segnata Naoko e la provocante e forte Midori, tutte e due segnate dalla malattia ma che l'affrontano in due modi diversi, l'una lasciandosi andare e chiudendosi in se stessa, l'altra esplodendo letteralmente di vita. E in mezzo c'è Watanabe, calmo e perbene, anche se a volte si lascia trascinare nelle squalide serate del cinico Nagasawa. Personaggi l'uno diverso dall'altro nella loro stranezza, nella loro 'distorsione', come direbbe Naoko, ognuno in un certo senso malato. Lo stile di Murakami è a tratti poetico e calmo, a tratti crudo e quasi violento, capace di coinvolgere il lettore e di lasciarlo anche spaesato, come durante 'il ritorno alla civiltà' di Watanabe dopo il soggiorno alla casa di riposo di Naoko. La fine è un po' prevedibile, ma comunque struggente.
Da questo libro è stato tratto un film nel 2010, selezionato a Venezia ma mai uscito in Italia.

VOTO: 10

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