Ho
deciso di inaugurare questa rubrica con il genere biografico. Ho fatto diverse
ricerche...e ho scoperto tante cose!
La
biografia è un genere molto antico, addirittura risale ai persiani, che
raccontavano la storia dei loro re per esteso con digressioni moraleggianti.
Tuttavia era molto presente l’elemento fantastico, e quindi non le si può
considerare veridiche. Queste storie però influenzarono la letteratura greca,
dove uno dei primi esempi sono i Memorabilia
di Senofonte, scritti nel IV secolo a.C., che descrivono aneddoti e detti del
filosofo Socrate, mentre in età ellenistica Satiro di Callati scrisse una Vita di Euripide della quale ci rimane
un frammento. Dell’epoca romana, invece, sono autori come Plutarco, Tacito e
Svetonio, il primo autore delle Vite
Parallele, la biografia di 46 personaggi greci e romani, il secondo dell’Agricola, biografia del governatore
della Britannia e genero Gneo Giulio Agricola, morto in circostanze misteriose
sotto l’imperatore Domiziano, e il terzo autore delle Vite dei Cesari, sugli imperatori romani. Queste biografie non
sono, però, come quelle moderne. Infatti si concentrano più che altro sui
gesti, i vizi e le virtù del personaggio, e non sulla sua vita o per esempio la
sua infanzia.
San Cipriano |
Dopo
l’antichità viene il medioevo, e anche questo periodo ha le sue biografie.
Queste si concentrano sulle vite dei santi e dei martiri, e prendono il nome di
Acta Martyrum, Atti dei Martiri.
Descrivono i processi e la morte dei martiri cristiani, e sono suddivisi in Acta storici, contemporanei o
leggermente più tardivi (questi ultimi sono spesso soggetti a revisione) alla
data del martirio e più affidabili per gli studiosi, Acta romanzati, veri e propri romanzi ispirati a fatti reali ma con
elementi non reali, e Acta di pura
fantasia, romanzi di fantasia senza nessun fatto avvenuto storicamente. Il
primo Acta conosciuto e una biografia
di San Cipriano scritta da Ponzio di Cartagine. Non mancano però, alla fine del
medioevo biografie di personaggi laici, come la Vita di Dante di Boccaccio.
Nel
Rinascimento, con la riscoperta del mondo classico, ritornarono di gran moda le
biografie latine, che poi ispirarono quelle scritte dai riformatori
protestanti, come gli inglesi William Roper e George Cavendish, che scrissero di
Tommaso Moro e Thomas Wolsey. In Italia, un’opera importantissima venne scritta
da Giorgio Vasari, Le vite de’ più
eccellenti pittori, scultori e architettori, tutt’oggi studiato in storia
dell’arte nonostante a volte l’autore riporti soltanto quelle che noi oggi
definiremmo delle notizie di gossip.
Izaak Walton |
Perfetto! Hai fatto davvero un bel lavoro e la lettura è risultata facile e coinvolgente. Sento che sarà molto interessante questo "nuovo " blog, l'inizio è strepitoso.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Antonella
Grazie Antonella!! Davvero, il tuo commento mi fa molto piacere, anche perché per questo post ho fatto ricerche tutta una mattinata! Sono davvero felice, spero che il blog continui a interessarti! A presto!
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